Pezzo dei Porci di Bologna del 2004 (credo) riguardo i famosi fatti del G8 di Genova del 2001.
I Porci sono stati una band Rap-Industrial abbastanza estemporanea e promiscua, quasi situazionista, che ha fatto casino dal 2005 al 2009 (???proveró a capirlo dai diretti interessati) ma che non hanno mai registrato nulla. Tutte le loro perfomance che si incontrano in rete sono concerti live dalla dubbia qualità ma dalla grande energia.
Il 25 gennaio 2019, c’è stata l’ultima udienza filtro del primo processo (con numero di procedimento 8668/16) che vede imputate 64 persone generalmente per i reati di travisamento, interruzione di pubblico servizio e radunata sediziosa. Probabilmente con questa udienza verrà fissato il calendario delle udienze di dibattimento di questo processo. Il 12 aprile invece ci sarà la prima udienza preliminare del secondo processo (con numero di procedimento 8647/16) che vede imputate 63 persone generalmente per devastazione e saccheggio, radunata sediziosa, interruzione di pubblico servizio, resistenza, lesioni personali, violenza privata, porto di oggetti atti ad offendere. Ovviamente non tutti si vedono contestati gli stessi capi di imputazione. Precedentemente le udienze sono state spesso rinviate per difetto di notifica ed è possibile che questo riaccada.
Una video-inchiesta sull’impatto della TAV lungo la penisola italiana. Lo scenario che si dipana analizzando l’impatto che questa “Grande Opera” esercita sui territori che attraversa – in termini ambientali, sociali ed economico/finanziari – é sorprendente. Altrettanto sorprendenti ed esemplari le proteste delle popolazioni che quell’impatto, inevitabilmente, subiscono. “Fratelli di Tav” combina il racconto di queste lotte ad una spinosa inchiesta sui rapporti tra criminalità organizzata, imprese e corruzione politica – rapporti anch’essi ad “Alta Velocità ” – intercorsi nella realizzazione della Tav. Un’analisi scomoda che svela quali inquietanti dettagli siano sepolti tra cemento e binari sotto ogni tratto della ferrovia che, lentamente ed a costi esorbitanti, viene portato a termine.
Un documentario di Manolo Luppichini e Claudio Metallo (hanno collaborato: Mario D’Ambrosio, Nicola Angrisano, Jacopo Mariani e Miko Meloni) http://www.fratelliditav.noblogs.org
Un altro pezzo che mi ricorda il mio avvicinamento al rap, 20 anni or sono. Questa è poesia pura in lingua napoletana.
Autrice del pezzo, la band partenopea La Famiglia (formata da Polo, ShaOne, DJ Simi) nata nel 1993 a Napoli, all’interno della crew KTM (Ki Ta Muort). Esordirono con il disco “41°Parallelo”nel 1998 e si rifaranno vivi con un nuovo progetto solo nel 2008 con il disco “Pacco“.
Posto questo volantino trovato su RoundRobin che riguarda la scena Punx HardCore ma che potrebbe essere tranquillamente riferirsi a quella Rap, fatta di pantaloni larghi e collane d’oro.
Dietro ogni progetto ci sono sempre una o più persone. Nessun progetto si sviluppa da solo. Ciò di cui ha bisogno è amore, passione. E se tutto ciò viene a mancare, è ora di mettersi a fare altro.
Questo nuovo progetto, AnarchistLibraries.Net, nasce da una costola di TheAnarchistLibrary.org e vuole servire come piattaforma internazionale per siti anarchici che hanno come scopo primario la pubblicazione e l’archiviazione di testi.
COLPO AL CUORE. Morte non accidentale di un monarca è un documentario storico diverso dal solito.
Le interviste e le analisi che attraversano il film hanno due differenti direzioni. La prima è ripercorrere la vita di Gaetano Bresci e il regicidio di Umberto I, con la chiara volontà di raccontare il personaggio, praticamente dimenticato dai libri di storia, ed analizzare un contesto difficile che l’Italia ha vissuto come quello dell’epoca umbertina. L’altra è l’analisi politica del gesto: la volontà di riscatto, l’azione individuale al di là della propaganda del fatto, l’impossibilità di restare inermi di fronte a delle atroci ingiustizie.
Un gesto contestualizzabile anche ai giorni nostri, al di là dei sovrani e dei potenti. Un gesto vivo in chiunque abbia, come Bresci, la forza rivoluzionaria di dire basta ed abbattere il simbolo…
Parole di Gaetano Bresci subito dopo l’arresto: « Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d’assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del ‘98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d’assedio emanati con decreto reale. »
Opuscolo uscito nel settembre 2018 sulla situazione dei compagni Marco, Alessandro, Nicola, Alfredo, Danilo e la compagna Anna, arrestatx nell’ambito dell’Operazione Scripta Manent del settembre 2016 e tuttora detenutx.
Pubblico questo album che a me cambiò la percezione di fare e ascoltare rap.
Nel 1998 uscì il terzo album di LouX, uno dei più grandi rapper italiani a mio avviso, con basi prodotte da lui stesso e la collaborazione del mitico cugGino C.U.B.A. Cabbal. Registrazione e mixaggio di Molecola.