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Archivio per Gennaio 2021

Processo Bialystok: il punto della situazione

30 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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Negli ultimi anni le inchieste su presunte “associazioni sovversive” attive nella cosiddetta “galassia anarchica” sono fioccate come neve d’inverno; nonostante i ripetuti fiaschi e forti di due ultime sentenze favorevoli (quelle relative al processo di Scripta Manent che ancora deve passare in Cassazione) gli inquirenti ora vanno in scena a Roma, dove il mese scorso ha avuto inizio il processo per l’operazione Bialystok. Ancora una volta l’obiettivo dell’accusa è di pigiare storie di amicizia, solidarietà, coraggio e rabbia dentro l’angusto cassetto del codice penale riservato ai delitti di gruppo con finalità eversiva, allo scopo di aumentare le pene e colpire a raggiera attorno a chi si ribella.

Qui il breve commento di uno degli avvocati che curano la difesa degli arrestati, registrato a caldo dopo la prima udienza avvenuta in dicembre.

Siempre fuertes VI – Mayra. Mare Advertencia Lirika. Mará, Juez. Wizi

30 Gennaio 2021 Commenti chiusi

MC DEF – IL MALE HA VINTO

30 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Fronte della Resistenza – I segni preannunciano tempesta

30 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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«Per armare i dilemmi storici del nostro tempo»

Intuendo l’importanza storica delle imminenti trasformazioni del mondo capitalista, a livello tecnologico, economico, politico e sociale, il Fronte di Resistenza si è formato come il tentativo di individuare collettivamente le complesse risposte politico-organizzative alle domande che ci vengono poste dal nostro tempo. Tra gruppi, collettivi e compagni, ci siamo confrontati inizialmente avendo come punto comune la consapevolezza di essere di fronte ad una nuova realtà, nella quale ci siamo resi conto che non possiamo in alcun modo stare mantenendo l’ordine preesistente delle nostre forze politiche. Concentrandosi sui punti di convergenza politica, che dovrebbero essere molti di più in tempi di emergenza come questi, cerchiamo l’alleanza in prima linea con altre forze del movimento, sia come processo di rafforzamento della resistenza stessa sia come unica condizione per tentare di fermare il tentativo in atto di annientare il più ampio movimento antagonista. Crediamo nella necessità di avere un movimento sovversivo organizzato e militante che agirà in una direzione rivoluzionaria, sulla base delle richieste e dei bisogni propri del suo tempo. Una tale logica richiede da un lato, a livello politico, un’unità di azione, dall’altro, a livello strategico, una divisione delle forze, al fine di liberarne il più possibile per creare fronti aperti di conflitto con lo Stato e il Capitale. La constatazione sia della nostra incapacità di stare da soli di fronte alla nuova era che abbiamo davanti, sia della nostra inadeguatezza politico-organizzativa a elaborare in anticipo una strategia collettiva di difesa/attacco, si riflette oggi nell’imbarazzo generalizzato e nell’incapacità di costruire risposte commisurate all’entità della violenza che subiamo. Ma anche se oggi siamo costretti a trovare risposte col fiato sul collo, non pensiamo sia inutile provarci. L’esperienza storica ha dimostrato che quando l’intelligenza, l’esperienza e la caparbietà nella lotta sono sintetizzate in termini collettivi all’interno dei movimenti, allora la maturazione della resistenza accelera e si allarga, coprendo il tempo politico perduto e producendo eventi di decisiva importanza storica. Questi sono i momenti in cui i punti sulla mappa delle lotte sociali si uniscono e la coscienza della memoria collettiva acquisisce una comprensione del suo ruolo nel presente. In un momento in cui l’ignoranza è composta da informazioni frammentarie, è importante analizzare chiaramente le direzioni del nostro tempo per poter creare quegli strumenti di lotta su misura per le nostre esigenze che ci consentiranno di compiere il balzo in avanti. L’elaborazione collettiva di quale sia la posta in gioco del nostro tempo e in particolare l’unità di azione, sono le cause principali della nascita del Fronte di resistenza, che cercherà di partecipare, con quelle che sono le nostre forze, al rilancio del movimento rivoluzionario che tenterà il confronto frontale per il rovesciamento del sistema capitalistico. Tuttavia, prima dell’obiettivo strategico del cambiamento rivoluzionario della società, la fase attuale pone sfide più immediate, dalle quali dipenderà la sopravvivenza delle forze rivoluzionarie del nostro tempo.

«L’esperienza della sconfitta – Mai più passi falsi» Prosegui la lettura…

Diamo voce al loro coraggio – presidi sotto le carceri

30 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Carovana Bialysturbo – ultimi aggiornamenti

30 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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Ciao a tutte e tutti,
la carovana volge al termine, partiamo ringraziando tutte le persone che ci hanno sostenuto e incoraggiato, chi abbiamo incontrato e chi scovato, chi ha potuto raggiungerci e chi no!
Gli ultimi contributi ci arrivano da RaDioCane e di seguito il diario di bordo che è stato scritto a piu mani,invitiamo a farlo girare!
Daje forte

registrazione e montaggio da RaDioCane : https://bialystok.noblogs.org/

aggiornamento del Diario di Bordo – in fondo alla pagina! :
https://bialystok.noblogs.org/diario-di-bordo/

NO FANG – MÉRe FUNNe

24 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Solitamente non pubblicizzo le nuove uscite di dischi, ma tento di fomentare il CopyLeft (che chiamo CopyRiot) o il free download, ma in questo caso vi segnalo questo splendido lavoro della crew NoFang.

Questo è un singolo estratto dall’ EP I Atto: Lo scontro, dei NoFang

Parla delle esperienze che vivono sulla loro pelle i tanti migranti diretti verso il sogno europeo. Tanta robba!!!

Opera (feat. Sesto Carnera, Nummiriun, Lou Roche, Filtro Brass, Dj Elle P & Pkay)

23 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Pezzone collaborativo directly from Abruzzo

Contro l’istituzionalizzazione della Lott(A)

23 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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La presentazione della nuova giunta comunale napoletana, -si ipotizza l’ultima- dell’ ex-Magistrato De Magistris, ha innaffiato non poche critiche da parte di quella schiera giornalistica partenopea, che riflette al meglio l’anima reale del giornalismo italiano di professione.
Motivo principale di tale critica partita soprattutto dal quotidiano “Il Mattino”, è la presentazione in qualità di assessori, di volti noti alla Digos partenopea, i quali fanno riferimento a realtà antagoniste della città.

Tale questione deve farci riflettere da entrambi i lati. Prosegui la lettura…

GROOVERZ – SCHIAVI CHE COMPRANO

22 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Mi segnalano questi ragazzi e allora ce li sentiamo!

Dsa Commando – LE BRIGATE DELLA MORTE – Album Completo

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Questo album spacca tutto!!!

Volantino – Dove non c’è Governo, c’è Solidarietà

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Literal X & C.U.B.A. Cabbal – Orgi/Rage/Rabbia

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

E rieccovi un altro pó di sano RAAP HC.

Vaggelis Stathopoulos e Polycarpos Georgiadis iniziano uno sciopero della fame in solidarietà con Dimitris Koufondinas (Grecia, 18.01.2021)

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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Da lunedì 18 gennaio iniziamo uno sciopero della fame di cinque giorni in segno di solidarietà con il prigioniero politico Dimitris Koufondinas.

La solidarietà vincerà.

SODDISFACIMENTO IMMEDIATO DELLE RICHIESTE DI DIMITRIS KOUFONDINAS.

I prigionieri politici,
Vaggelis Stathopoulos
Polycarpos Georgiadis
Carcere di Larissa

Gli indirizzi degli anarchici V. Stathopoulos e P. Georgiadis:

Vaggelis Stathopoulos [Βαγγέλης Σταθόπουλος]
Polycarpos Georgiadis
[Πολύκαρπος Γεωργιάδης]
Dikastiki Fylaki Larissas [Κατάστημα κράτησης Λάρισας]
T. K. 41334 Larissa [Λάρισα] — Greece

Nota: A seguito dell’approvazione di una legge che impedisce ai rivoluzionari imprigionati (e condannati con le leggi antiterrorismo) l’accesso alle carceri rurali, Dimitris Koufondinas è stato trasferito dal carcere rurale di Kassavetia (a Volos) verso il carcere di massima sicurezza di Domokos, al posto che in quello ateniese di Korydallos, che era la destinazione indicata dai documenti del ministero. Come scritto da Dimitris: «[…] Dato che insistono su una legge progettata appositamente per me, devono applicarla, e riportarmi nel seminterrato di Korydallos, nell’ala speciale costruita dal ministro della repressione Michalis Chrysochoidis, per seppellire la 17 Novembre, e dove ho trascorso 16 dei miei 18 anni di carcere». Dal 16 gennaio anche gli anarchici Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis, già imprigionati a Domokos, stanno intraprendendo uno sciopero della fame solidale.

Dichiarazione di Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis sull’inizio dello sciopero della fame in solidarietà con Dimitris Koufondinas (Grecia, 16.01.2021)

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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Da oggi, sabato 16 gennaio 2021, inizieremo uno sciopero della fame in segno di solidarietà con il compagno Dimitris Koufondinas fino a quando la sua richiesta di essere trasferito nel carcere di Korydallos non sarà soddisfatta.

Denunciamo il suo violento trasferimento all’ospedale per ordine del pubblico ministero, nonostante abbia dichiarato di non volere alcun trattamento medico.

Dal carcere di Domokos,
Nikos Maziotis, membro di Lotta Rivoluzionaria
Giannis Dimitrakis

[Testo in greco pubblicato in mpalothia.net].

Gli indirizzi dei compagni:

Nikos Maziotis [Νίκος Μαζιώτης]
Dikastiki Filaki Domokou, A. Pteryga
T. K. 35010 Domokos, Fthiotidas — Greece

Giannis Dimitrakis [Γιάννης Δημητράκης]
Sofronistiko Katastima Domokou
T. K. 35010 Domokos, Fthiotidas — Greece

Nota:

Dall’8 gennaio 2021 Dimitris Koufondinas, recluso nel carcere di Domokos, ha iniziato uno sciopero della fame in risposta all’accanimento repressivo dello Stato greco nei suoi confronti e contro i rivoluzionari imprigionati. Nel mese di dicembre è stata approvata dal parlamento greco una legge che, oltre ad aumentare il tempo minimo necessario da trascorrere in carcere prima di ottenere dei permessi di uscita, ha imposto delle limitazioni al trasferimento nelle carceri rurali (strutture in cui i detenuti di lungo corso godono di un regime meno restrittivo e in cui un giorno scontato ne vale tre), vietando l’accesso a questa tipologia di detenzione a coloro che sono stati condannati per reati con finalità terroristiche. Il giorno successivo all’approvazione della legge Dimitris Koufondinas è stato trasferito dal carcere rurale di Kassavetia (a Volos) a quello di massima sicurezza di Domokos, dove si trovavano già imprigionati gli anarchici Nikos Maziotis e Giannis Dimitrakis. Come scritto da Dimitris, la legge e i trasferimenti sono parte di una «vendetta su chi rifiuta di firmare una dichiarazione di pentimento. Vendetta sui reclusi della 17 Novembre, che vedono peggiorate le proprie condizioni di detenzione, vendetta su un anziano e una persona con invalidità, che vengono spudoratamente consegnati alla pandemia. Vendetta su tutti i prigionieri che, per soddisfare l’elettorato di estrema destra [del governo Mitsotakis], durante la pandemia vengono accatastati come immondizia umana in miserabili prigioni, impossibilitati ad avere un contatto con le famiglie». Con lo sciopero della fame da lui iniziato esige l’immediato trasferimento al carcere di Korydallos, ad Atene. A seguito dell’aggravamento delle condizioni di salute è stato trasferito in una struttura ospedaliera, dove si trova sorvegliato. Il 19 gennaio nella capitale ellenica si terrà una manifestazione solidale con Dimitris e i compagni in sciopero della fame.

Dimitris Koufondinas è stato arrestato nel 2002 a seguito dello smantellamento dell’organizzazione marxista-leninista “17 Novembre”. Durante i processi che sono seguiti ha rivendicato la propria partecipazione all’organizzazione.

LA CLIKA PIKA · FUEGO

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Pubblico il pezzo di questa Collettiva di Barcellona, LaClikaPika, su segnalazione de La Otra. Se vi piaccioni stay tuned, che il 29 Gennaio esce disco nuovo. Buon ascolto!

Ancora devastazione e saccheggio. Solidarietà a chi si è ribellato il 24 gennaio del 2015 a Cremona

21 Gennaio 2021 Commenti chiusi

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C’era da aspettarselo. Dopo che già nel primo troncone del processo per la rivolta del 24 gennaio 2015 emersa a Cremona concluso in cassazione l’anno scorso, dove era stata confermata la devastazione e saccheggio per quattro persone (compreso l’infame Aioub Babassi che ha indicato alla polizia uno dei successivi arrestati per quella giornata), il secondo grado del secondo troncone che vedeva imputati altri tre antifascisti ha ribaltato la sentenza di primo grado della procura di Cremona, la quale aveva derubricato l’accusa di devastazione e saccheggio in una assoluzione e in due resistenze e danneggiamento. Ieri la procura di Brescia ha posto la spada di Damocle della devastazione e saccheggio sulle teste di Filippo, condannato a tre anni e sei mesi, e Sam e Marco, condannati a tre anni.

La rivolta del 24 gennaio di Cremona, come successo per la sommossa contro il G8 a Genova del 2001, i fatti di Milano del marzo 2006, quelli di Roma del 15 ottobre 2011 e, infine, la rivolta contro Expo di Milano del 2015, rientrano in quelle insubordinazioni di piazza che sono state punite col reato di devastazione e saccheggio. Senza dimenticare che ci stanno provando anche per la rivolta contro le frontiere del Brennero del maggio 2016, dove molte compagne e compagni rischiano pene fino a dieci anni di carcere.

La rabbia è tanta: chi decide sulle vite delle persone, sono gli stessi che difendono ogni giorno con le loro sentenze questo mondo dove la devastazione di un intero mondo e il saccheggio dei ricchi sui poveri sono la normalità dei massacri e delle catastrofi che questo sistema produce. Chi non vuole vedere questa banale evidenza è semplicemente un vigliacco.

Quando ci sono individui che non accettano di abbassare la testa, dopo fatti terribili come un compagno in coma per mano di un manipolo di fascisti ben difesi dalla polizia, non può che scaturire incondizionata solidarietà.

Saper da che parte stare in un mondo dove il virus dell’autorità produce un contagio alla servitù e all’obbedienza vuol dire lottare per la libertà e per la fine di qualunque dominio.

Per questo il pensiero vola a chi si è ribellato quel giorno, senza fare delazioni e senza chiedere scusa. Perché la liberazione da questo mondo passa anche dal desiderio di battersi per il ribaltamento di questa società.

Non saranno certo delle sentenze a fermare le rivolte contro questo putrido mondo e chi ha collaborato a massacrare dei ragazzi ad anni di galera non è certo una trascendenza ma qualcosa di terribilmente reale.

Che lo spirito del 24 gennaio continui nelle più svariate forme, per farla finita con il lento genocidio che stiamo vivendo. Chi si rivolta non è mai solo non può essere solo uno slogan, ma ciò che può scardinare l’esistente perché come diceva una vecchia canzone rap, la ribellione è l’unica dignità dello schiavo.

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FUMO. Storie di rivolta ai tempi del corona

17 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Già dall’inizio di marzo, quando le serrande calarono su tutto il paese e gli ospedali si riempirono di contagiati, è stato evidente come certe categorie di persone fossero sacrificabili sull’altare della patria. Tra loro, i detenuti delle carceri italiane.

In questo VIDEO potete trovare un ritratto impressionistico dei fatti che, a inizio marzo 2020, sconvolsero i penitenziari di tutto il paese. Ma sopratutto le TESTIMONIANZE dirette dei pestaggi e delle ritorsioni che ne sono seguite. Parole che ci ricordano quanto sia fondamentale continuare a lottare per la libertà.

Appoggio agli anarchici bielorussi

17 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Vi dico onestamente che non so una ceppa di anarchismo nelle aree ex URSS e nello specifico in Bielorussia, anzi, spesso ci sono state situazioni di movimento piuttosto ambigue che sono nate nel grembo delle terre eredi del “socialismo reale”, penso all’Ucraina ad esempio.

Ma vi condivido in ogni caso questo video, in spagnolo, dove sono presenti link e contatti per approfondire la situazione ed eventualmente supportare i compagni in carcere.

More Info Here and here

 

ILL GERME feat. DJ ELLE P – PLAN ILL – Pianeta terra sotto assedio

17 Gennaio 2021 Commenti chiusi

Duo conosciuto in quel di Bologna, inkazzati e dalle rime evocative.

Per ascoltare e scaricare il loro disco questo il link: https://illgerme.bandcamp.com/