NO SENSE
Un testo raap sull’Anarchia e cosa mi ci gira intorno
NOSENSE
Giro, rigiro, cerco il senso non lo trovo
non ho certo soluzioni e tantomeno vendo oro
sono solo un individuo, nà voce fuori dal coro
non mi importa se capisci, nessun gregge meglio solo
Tiro dritto la mia strada oscura, non è mica na passeggiata
preferisco la radura a quella comoda e laccata
nessun privilegio ma a sfregio
grido forte, non inneggio ma contesto
A volte sono drastico, lo so e l’ammetto
ma si tratta di coerenza, nessun compromesso
soprattutto coi nemici, a volte coi presunti amici
mica passerini qua siamo arabe fenici
Cadiamo, ci rialziamo, nelle ceneri sguazziamo
preferiamo nero fumo al comodo divano
c’è chi può, chi non può, io mi metto nel mezzo
si fa quel che si può per puntare in alto al cielo
Testa alta, cuore impavido e con l’umore livido
a volte bene a volte male, non è apocalittico
ma critico, col sorriso di traverso
come sempre vi derido e a tempo perso
Lupi solitari nella steppa come Hesse
in una realtà fasulla che ti inganna come Escher
minoranza tra le minoranze, mentalità diverse
ne abbiamo viste tante: cose belle, altre perverse
NOSENSE, NOSENSE, NOSENSE, NOSENSE
Non vogliamo la ragione, forse è per i fessi
ma far come ci pare senza chiedere permessi
riprenderci le strade che sono sempre nostre
immaginà l’impossibile e ne abbiamo a frotte
Come flotte di pirati per i mari ci aggiriamo
tra le onde e le tempeste ma senza capitano
nuovi lidi che ci aspettano e noi li conquistiamo
non portiamo ordine ma soltanto un po’ di caos
Creatività, fantasia, un tocco di sapore
un poco di calore in questo mondo di torpore
che a tanti fa tristezza ma comunque ci si crogiola
la rivolta non aspetta, bussa alla tua porta
Aspettare il momento? Ma quale?
prendi in mano la tua vita senza titubare
a forza di credere che non c’è più da fare
finiranno per convincerci che è meglio il capitale
La presunta libertà di un mondo globale
dove tutti gli sfruttati fanno una guerra banale
sgomitano, si sbattono per una merda di lavoro
che se poi non si trova, beh, i migranti è colpa loro
Fermati un attimo, metti a fuoco il nemico
non cercare tra i tuoi piedi ma puntare in alto il dito
andà oltre il proprio naso, non fermarsi all’apparenza
alla fine sono pochi, attaccarli con pazienza