Pensieri brevi notturni
La maggior parte di chi cura blog di controinformazione anarchica lo fa non per visibilità ne per piacere ma per cercare di riempire quel vuoto che divide le piccole comunità spesso distanti che tuttavia resistono lontane e spesso isolate, anche all’interno delle stesse regioni, città e province.
Tantx siamo antitecnologicx ma si fa lo sforzo e si combatte la contraddizione interna di utilizzare questi stessi mezzi per quello che ci possono servire, mentre preferiremmo vedere tutto in fiamme e vivere al buio, che ci è più consono.
L’ondata repressiva contro gli anarchici non si è mai esaurita sin dai suoi albori: noi siamo i matti, gli inafferrabili sognatori, i distruttori dell’esistente e delle strutture che lo rendono possibile, quando ci si riesce.
Decostruiamo pensieri e sistemi di pensiero marci e corrotti; immaginiamo un mondo nuovo lontano anni luce (o nel passato o nel futuro) da quello che viviamo nel presente che fa proprio schifo.
Ci giudicano per un’idea, per il solo fatto di pensare diversamente: come nella Santa Inquisizione si giustificano cacce alle streghe quando ci sono esseri malvagi che regolano ed ereggono questo putrido mondo.
Ma noi non ci stiamo e non basteranno misure cautelari alcune a fermarci. Forse non vinceremo ma qui nessuno pretende di farlo imponendo un pensiero sull’altro.
Ma guai a chi ci tocca perché la nostra scintilla rimarrà sempre accesa e pronta a farsi miccia.
Massima solidarietà a tuttx i e le colpite nelle mille operazioni repressive,
solo disgusto per chi pretende di comandare e comandarci.