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01. Sogni solo sogni

22 Gennaio 2019

A fine estate 2018 sono tornato in Italia dopo qualche mese all’estero e tutti parlavano della faccenda della Nave Diciotti, con i 177 migranti sballottolati come merce per il Mediterraneo, per via dei capricci del nostro nuovo e lustro Ministro degli Interni Matteo Salvini. Era la notizia bomba di quei giorni anche se in breve tempo fu sostituita dal tormentone sull’indagine per sequestro di persona, abuso di ufficio e arresto illegale contro il leader della Lega. Mi sembrava assurdo che la paraculaggine e la disumanità di una sottospecie di essere umano potessero decidere le sorti delle vite di persone ben più degne della sua. I migranti vennero fatti sbarcare e si dimenticò tutto improvvisamente, come fossero i risultati delle partite di calcio della settimana prima. Allora mi è scaturito questo pezzo chiamato Sogni solo Sogni.

Sto cazzone di Salvini ha la memoria di un criceto e mi perdonino i criceti per il paragone offensivo.


La notte, la luna, che belle le stelle
lunghe le giornate, rimangon solo quelle
hanno lasciato indietro la casa e la famiglia
NO, non é una escursione, non é la mille miglia

Immagino migranti sulla costa
vietato il passaggio, vietata la sosta
frontiera fatta apposta, la situazione é losca
il cuore in gola, la mirada fosca

Stretti parlan piano per non farsi notare
incastrati tra gli sbirri, scafisti e mare
la paura e la tensione che si tagliano col coltello
ma la voglia di salpare fa passare lo spavento

Sono tanti, sono stanchi ma è da guardare avanti
un tipaccio si avvicina sono già pronti i contanti
dopo tanta strada fatta finalmente mó si salpa
l’attesa è snervante, uno racconta una storiaccia

Di un viaggio lungo, un deserto impervio
chi si perde il cammino diventa schiavo o servo
e non servono solo soldi ma scaltrezza e volontà
manca il cibo manca l’acqua ma solo la dignità

Li tiene a galla, barconi stipati da una folla
c’è chi vomita, chi sbrocca, chi lotta, chi molla,
ma il barcone non si arresta
e intanto il caldo e il traguardo danno alla testa

SOGNI MA CHE SOGNI?
I SOGNI DELLA TELE MA SONO SOLO IMBROGLI
L’ACCOGLIENZA SI STIPULA SU FOGLI, SU CARTA STRACCIA
PERMESSO DI SOGGIORNO MA IL MIGRANTE É LA MINACCIA

Le storie sono tante e tanta la speranza
c’è chi rimane indietro e c’è chi avanza
un pensiero fisso per chi non ce l’ha fatta
e tanta la paura che non venga la disfatta

Il mare esteso e nero, per alcuni un cimitero
si conoscono i pericoli ma é l’unico sentiero
approdare al porto bianco, il sogno americano di rimando
una vita sul filo e allo sbando

D’un tratto grida lo scafista: una nave in vista
ma è una sorpresa imprevista
la nave è militare della guardia costiera
d’un tratto si fa tesa l’atmosfera

Se si trovano li non è certo per accoglierli
ma l’ordine dall’alto è di respingerli
la fortezza Europa ora ha chiuso le sue porte
si sono esaurite le quote contorte

l’accoglienza non è prevista in sostanza
di forza lavoro ne abbiamo già tanta
perché l’Europa non è posto di vacanza
per chi ha la pelle scura e non ha soldi abbastanza

SOGNI MA CHE SOGNI?
I SOGNI DELLA TELE MA SONO SOLO IMBROGLI
L’ACCOGLIENZA SI STIPULA SU FOGLI, SU CARTA STRACCIA
PERMESSO DI SOGGIORNO MA IL MIGRANTE É LA MINACCIA